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mercoledì 28 marzo 2018

Le mani di Mandela comperate da una società canadese

Quattro stampi realizzati in oro massiccio delle mani di Nelson Mandela sono stati acquistati da Arbitrade, società canadese di trading in criptovalute, per 10 milioni di dollari (circa otto milioni di euro) in bitcoin. Secondo quanto riporta la BBC online, la Arbitrade ha acquistato gli stampi dall'uomo d'affari sudafricano Malcolm Duncan e prevede di lanciare un tour mondiale denominato "Le mani d'oro di Nelson Mandela" sulla vita dell'icona anti-apartheid. Si tratta della prima volta che oggetti appartenuti a Mandela vengono venduti in cambio di bitcoin.
Duncan, che vive in Canada, acquistò gli stampi dalla compagnia mineraria Harmony Gold nel 2002 per circa 150mila dollari e si impegnò a versare una somma equivalente alle organizzazioni caritatevoli di Mandela, ma non è chiaro se mantenne mai questa promessa.
Gli stampi, che pesano circa nove chili, includono la mano, il palmo e il pugno di Mandela e fanno parte di una collezione realizzata per commemorare gli anni che il premio Nobel per la Pace trascorse nella prigione di Robben Island. Gli altri 'pezzi' della collezione sono stati però nel frattempo distrutti su ordine dello stesso Mandela, quindi quelli acquistati dalla Arbitrade sono gli unici rimasti al mondo. (fonte: ANSA)

giovedì 25 luglio 2013

Toronto International Film Festival 2013: Wikileaks e la bio di Mandela protagonisti

E' tutto pronto per l'ormai importantissimo Toronto International Film Festival, meglio conosciuto con l'acronimo TIFF, che dal 5 al 15 settembre prossimo catalizzerà l'interessa degli esperti e dei tantissimi appassionati cinefili della metropoli dell'Ontario.
Previste, come sempre, lunghe code davanti ai cinema, situazioni per noi forse impensabili di fronte a film di origini lontane e programmati in lingua originale. Ma la fame di arte e cultura in questa città è forte, come in tutto il Canada. Perché forse, a queste latitudini, di cultura si riesce perfino a campare.
E sarà il caso Wikileaks ad aprire l'edizione 2013 del TIFF con "The Fifth Estate", dramma basato sul libro dei giornalisti del "The Guardian", David Leigh e Luke Harding. Diretto da Bill Condon, il film vede Benedict Cumberbatch nel ruolo di Julian Assange, mentre fanno parte del cast anche Daniel Bruehl, David Thewlis, Stanley Tucci, Laura Linney e Dan Stevens.
Cumberbatch sarà nel cast di altri due film presentati al festival: "August: Osage County", adattamento dell'omonima piece teatrale che vede impegnati anche Meryl Streep, Julia Roberts ed Ewan McGregor, e "12 Years a Slave" di Steve McQueen, pellicola sullo schiavismo nell'America dell'Ottocento, con nel cast anche Michael Fassbender e Brad Pitt. 
A Toronto debutterà in prima mondiale anche l'atteso film tratto dall'autobiografia di Nelson Mandela "A Long Walk to Freedom" di Justin Chadwick, che racconta la lotta per i diritti civili della popolazione di colore nel Sud Africa dell'apartheid. Idris Elba, ora sugli schermi con "Pacific Rim", interpreterà Mandela. Nel cast anche Liam Neeson, Maria Bello, James Franco e Mila Kunis.
Storie di donne invece quelle raccontate in "Labour Day", diretto da Jason Reitman, con Kate Winslet che interpreta una madre single e depressa, e in "Can a Song Save Your Life?", film drammatico che vede protagonista Keira Knightley nel ruolo di una cantante innamorata.
Debutto a Toronto anche per Ralph Fiennes, nel doppio ruolo di regista e interprete di "The Invisible Woman", che racconta la storia di Nelly Ternan, l'amante di Charles Dickens, interpretata da Felicity Jones.
Il festival canadese presenterà anche l'ultimo film girato da James Gandolfini, "Enough Said", diretto da Nicole Holofcener, che vede Gandolfini recitare con Julia-Louis Dreyfus e Catherine Keener.
Ma molte saranno le interessanti novità che verranno proposte nella rassegna canadese anche dal cinema italiano.
Una prestigiosa prima mondiale a Toronto per "Anni Felici (ex Storia mitologica della mia famiglia)" di Daniele Luchetti (in sala dal 3 ottobre) e per "L'intrepido" di Gianni Amelio, in prima nordamericana, visto che il film con Antonio Albanese sarà con ogni probabilità in gara alla Mostra del cinema di Venezia. 
E a Toronto prima americana anche per "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, presentato in concorso al Festival di Cannes.