Saranno Stati Uniti d'America, Canada e Messico a ospitare la Coppa del Mondo di calcio per l'edizione 2026. Lo ha deciso la FIFA in una riunione svoltasi a Mosca, con una votazione in cui la candidatura americana ha ricevuto 134 voti contro i 65 del Marocco (per cui ha fra l'altro votato l'Italia), l'altra candidata.
L'edizione 2026 sarà la prima a 48 squadre, per un totale di 80 partite. Di queste, 60 si disputeranno negli Stati Uniti (incluse tutte quelle dai quarti di finale in poi), mentre Canada e Messico ospiteranno 10 partite ciascuno.
Del trittico di nazioni organizzatrici, il Messico ha organizzato già due fasi finali (1970 e 1986), mentre gli Stati Uniti ne hanno organizzata una sola (1994). Per il Canada si tratterà invece di una prima volta assoluta. Le città canadesi coinvolte nell'evento dovrebbero essere Toronto, Montreal ed Edmonton.
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mercoledì 13 giugno 2018
domenica 27 settembre 2015
Mondialrugby, l'Italia batte il Canada soffrendo
Soffre ma vince
l'Italrugby contro il Canada: al termine di una partita
equilibrata, e piena di errori, gli Azzurri ottengono quel
successo (23-18, ndr) che consente loro di continuare a sperare nel passaggio
ai quarti della Coppa del Mondo.
Dopo il mediocre esordio contro la Francia la Nazionale di Jacques Brunel era attesa al riscatto. Che a Leeds è arrivato, ma solo parzialmente. Nel punteggio, perché la vittoria contro il Canada - considerate anche le attuali condizioni degli Azzurri oltreché le assenze di Andrea Masi e capitan Sergio Parisse - non poteva essere data per scontato. Meno nella prestazione.
Ancora tante, troppe sbavature in una partita vinta più per esperienza, e demeriti canadesi, che non per chiara superiorità tecnico-tattica.
A Elland Road (lo stadio calcistico del Leeds United, ndr) l'Italia mette in campo orgoglio e cuore, ma poco altro. Sbaglia insolitamente tanti placcaggi (addirittura 31), subisce il vantaggio territoriale dei canadesi (58%) e il loro maggior possesso palla (59%), è vulnerabile in mischia, disordinata e confusa nella trequarti.
Il passaggio del turno resta (teoricamente) aperto, ma domenica prossima contro l'Irlanda - tra le favorite per la vittoria finale - l'epilogo appare inevitabilmente già scritto. (fonte: ANSA)
Dopo il mediocre esordio contro la Francia la Nazionale di Jacques Brunel era attesa al riscatto. Che a Leeds è arrivato, ma solo parzialmente. Nel punteggio, perché la vittoria contro il Canada - considerate anche le attuali condizioni degli Azzurri oltreché le assenze di Andrea Masi e capitan Sergio Parisse - non poteva essere data per scontato. Meno nella prestazione.
Ancora tante, troppe sbavature in una partita vinta più per esperienza, e demeriti canadesi, che non per chiara superiorità tecnico-tattica.
A Elland Road (lo stadio calcistico del Leeds United, ndr) l'Italia mette in campo orgoglio e cuore, ma poco altro. Sbaglia insolitamente tanti placcaggi (addirittura 31), subisce il vantaggio territoriale dei canadesi (58%) e il loro maggior possesso palla (59%), è vulnerabile in mischia, disordinata e confusa nella trequarti.
Il passaggio del turno resta (teoricamente) aperto, ma domenica prossima contro l'Irlanda - tra le favorite per la vittoria finale - l'epilogo appare inevitabilmente già scritto. (fonte: ANSA)
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