Ashley Madison, il famoso sito di incontri nato in Canada, trema. Ma soprattutto tremano i suoi oltre 39 milioni di iscritti dopo dopo che un attacco hacker avrebbe 'rubato' i dati personali delle varie persone in cerca di partner, sparse lungo i 46 Paesi in cui AM è presente, per poi pubblicarli sul cosiddetto 'darkweb', la rete internet più segreta usata da pirati informatici e criminali.
"L'FBI sta indagando. Non possiamo fornire alcun dettaglio perché si tratta di un'indagine in corso", è stato precisato in una nota della società.
"Iscritti anonimi" assicura la home page del sito in italiano, eppure la paura serpeggia fra coloro che usufruiscono dei servizi di Ashley Madison. Il motivo principale è l'alta percentuale di infedeli (ma anche omosessuali e lesbiche che tengono celata la propria tendenza) che, nel caso i dati venissero diffusi, sarebbero colti con le mani nel sacco, e fra essi ci sarebbero molti funzionari dell'amministrazione statunitense (almeno 15mila account governativi) nonché top manager di società nordamericane ed europee. Il rischio è quindi che i dati vengano utilizzati per ricattare gli utenti del sito.
Alle indagini sul furto dei dati partecipano la polizia canadese e l'FBI.