mercoledì 25 novembre 2015

Niqab sulla faccia delle donne, il Canada di Trudeau si arrende

In Canada ora una donna potrà presentarsi così a una cerimonia ufficiale
Mentre anche la democraticissima Svizzera accoglie la legge antiburqa, Justin Trudeau, neoprimo ministro canadese, ha deciso di andare in controtendenza, sebbene le linee direttive del proprio governo siano ben chiare, e dirette ad abbassare il livello di guardia nei confronti del pericolo islamico.
Dopo il ritiro dei bombardieri dal fronte mediorientale, Trudeau ha annunciato che verrà abbandonato il progetto di vietare il niqab alle cerimonie di giuramento per la cittadinanza.
Meglio spiegare subito e bene cosa sia il niqab: tratto da Wikipedia, il niqāb è un velo presente nella tradizione araba preislamica e in quella islamica, che copre l'intero (intero, sia ben chiaro, ndr) corpo della donna, compreso il volto, lasciando scoperti solo (solo, ndr) gli occhi.
Questo, secondo l''illuminato' Trudeau, per evitare il 'rischio' di islamofobia nel Paese. Citando la diversità e l'ormai trito e ritrito concetto di 'multiculturalismo', è stato il ministro della Giustizia, Jody Wilson-Raybould, ad annunciare la decisione.
Nel precedente governo conservatore di Stephen Harper, era infatti vietato indossare il velo che copriva il volto a tutte le cerimonie per il giuramento della cittadinanza.
E così, in un colpo solo, Trudeau, proprio nei pressi della giornata contro la violenza sulle donne, cede di fatto il passo a una regola che di fatto violenta lo è, oltre a creare un altro precedente e un segnale di debolezza in un momento in cui l'attenzione nei confronti dell'Islam dovrebbe invece essere elevatissima.